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Incidenti sul lavoro: 10 morti in 24 ore. Draghi: "Ora pene immediate e più severe"

Sono 4 i decessi dovuti ad incidenti sul lavoro soltanto nella giornata di ieri, vittime che si vanno ad aggiungere alle 6 del 28 Settembre. Dal mancato utilizzo di imbracature per i lavori in quota, alla cattiva messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, il punto comune di tutte queste tragedie è la scarsa attenzione a tutte quelle regole di prevenzione e protezione previste dalle normative di riferimento.



Una vera e propria strage, quindi, quella che si è consumata in queste ore, che unisce l'Italia da nord a sud e che ha costretto il presidente del Consiglio Mario Draghi a convocare un incontro immediato tra governo e sindacati per dare un tempestivo segnale sul tema della sicurezza sul lavoro. Il premier ha annunciato che ci sarà un intervento rapidissimo, indicando già dalla prossima settimana un momento di svolta, questo servirà a garantire delle pene più severe ed immediate nel caso in cui non venissero rispettate le norme di sicurezza sui luoghi di lavoro.


Draghi ha precisato che serve collaborazione in tutte le aziende, per individuare le debolezze interne sul tema e procedere quindi, in concerto con tutte le figure coinvolte, alla prevenzione e alla riduzione del rischio.

Anche il leader della CGIL Landini si è espresso al riguardo, chiedendo una norma che sospenda le aziende fin quando non abbiano ripristinato le leggi a tutela degli addetti. "Vanno quindi aumentati i poteri ispettivi, assunti nuovi ispettori ed inasprite le sanzioni" ha aggiunto il sindacalista, confermando poi la coesione nel perseguimento dell'obiettivo con il premier Mario Draghi.

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